Lettera ai Parrocchiani – 21 maggio 2020

Carissimi parrocchiani di tutta la

Nuova Parrocchia MARIA MADRE della CHIESA,

stiamo vivendo un periodo assai difficile che fino a qualche mese fa neppure immaginavamo e di cui per ora non vediamo la fine.

Avevamo tante cose in programma, il pellegrinaggio a Pompei, la gita a Roma con i ministranti, le stazioni quaresimali e le stazioni mariane, le prime comunioni, le cresime, matrimoni, tutto annullato o rinviato a data da destinarsi.

Io poi ho vissuto in prima persona questa tremenda malattia. Ho cominciato a non stare bene a fine febbraio ma pensavo che fosse una banale influenza che con un po’ di riposo e qualche pastiglia sarebbe passata. Invece le cose sono andate sempre peggiorando finché, anche grazie alle provvidenziali insistenze di don Filippo, ho deciso di farmi ricoverare in ospedale ove, il tampone ha dato l’esito infausto: positivo al Covid.

Non so dove possa essere stato contagiato ma vorrei fare un accorato appello: ognuno è tuttora a rischio di contagio, siate prudenti, questo virus è una esperienza tremenda.

Ho passato notti insonni col pensiero che ogni notte poteva essere l’ultima anche se ho sempre sperato di farcela pronto comunque ad accettare la volontà di Dio. Mi faceva compagnia la corona del rosario, ma quanti pianti pensando a tutti voi, cari parrocchiani, ai miei familiari che avrebbero tanto desiderato essermi accanto e che forse su questa terra non avrei più rivisto.

Medici ed infermieri che rischiavano la vita e di cui vedevo solo gli occhi sono stati meravigliosi, mi hanno curato con tanta professionalità ma soprattutto con tanto cuore, veri angeli che non finirò mai di ringraziare.

Ognuno di noi non era solo un paziente da curare ma era soprattutto una persona con la sua sofferenza, la sua storia, le sue paure e per tutti c’era sempre una parola di conforto e di incoraggiamento.

Ogni giorno, con tanta gentilezza telefonavano ad ogni famiglia informando dello stato del loro congiunto che loro non potevano certamente venire a visitare e, talvolta, dovevano dare la dolorosa notizia della sua morte Ho sempre avvertito e mi ha molto sostenuto anche il vostro affetto , molti di voi hanno pregato tanto per me e molti mi hanno telefonato, don Filippo è stato un vero fratello. Grazie.

Al momento delle dimissioni un medico mi chiese di benedire tutti medici, infermieri e pazienti, cosa che feci tanto volentieri anche se con tanta commozione.

Mi portò a Campora ove avevo deciso di passare la convalescenza una ambulanza della Croce Azzurra di Traverstetolo con un autista ed un milite anche loro gentilissimi .

Un ringraziamento alla Croce Rossa di Scurano che si è sempre mostrata disponibile per i miei trasferimenti.

Durante la convalescenza poi tanti di voi mi hanno sostenuto con tante attenzioni portandomi tanti generi di conforto, dalla frutta ai dolci ai pasti completi nei giorni in cui non veniva effettuato il sevizio cucina da parte delle ottime cuoche del comune e addirittura facendomi arrivare la televisione. Le vostre telefonate, e sono state tante, mi hanno fatto capire il vostro affetto e mi hanno aiutato a non sentirmi solo.

Un grazie anche alla amministrazione comunale e in particolare al sindaco che spesso si è informato della mia salute e mi ha sempre chiesto se poteva fare qualche cosa per me.

Quando poi l’ufficio di igiene di Parma mi telefonò che l’esito dei tamponi era negativo e che potevo gradualmente riprendere la mia attività scoppiai in pianto pensando: io sono guarito ma quanti non c’e l’hanno fatta, non sono più potuti tornare a casa e non hanno più potuto salutare le loro famiglie che li hanno visti partire e non hanno potuto essere loro vicini al momento della morte e che non hanno neppure potuto fare un funerale. Mi sono venuti in mente quei camion militari carichi di bare e quelle fosse comuni. Tutti affidiamo alla infinita misericordia di Dio.

E la nostra Nuova Parrocchia come ha concretamente passato e cosa sta facendo in questo periodo?

Grazie soprattutto a don Filippo ed a validi collaboratori utilizzando le moderne tecnologie si è cercato di portare avanti tante iniziative: le catechesi sui salmi, le riflessioni sul Vangelo, ogni giorno col Servizio Ministeriale recitiamo insieme i vespri ed organizziamo vari incontri, ogni giovedì sera abbiamo un incontro col gruppo giovani, ogni mercoledì sera del mese di maggio con tutti coloro che vogliono e possono partecipare abbiamo la preghiera del rosario, alcuni catechisti hanno varie iniziative rivolte ai ragazzi del catechismo ed alle loro famiglie.

Domenica 24 maggio potremo tornare, sia pure con le prescritte precauzioni,

alla Messa che sarà unica per tutta la Nuova Parrocchia .

Si pregherà soprattutto per coloro che ci hanno lasciato, tanti anche nel nostro Comune, per le loro famiglie, per gli ammalati, per medici ed infermieri e per tutti coloro che si prodigano per quanti hanno bisogno di aiuto e di assistenza.

Poi, gradualmente, vedendo come andranno le cose riprenderemo le celebrazioni nelle varie comunità.

Un grazie a tutti ed un caloroso abbraccio,

sia pure per il momento solo virtuale,

                       

                                                                                   don Giandomenico insieme a don Filippo

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